10 - Vano Madonna in Trono con Bambino

L’opera più antica presente in chiesa è la Madonna in trono con il Bambino e angelo musicante, firmata e datata sul cartellino a destra sul primo gradino del trono: “Opus.dominici.mancinj/venetjs. p./1511”. La tavola originariamente posta nella chiesa di S. Maria Elisabetta, non più esistente e situata vicino alla Chiesa di S. Francesco, era la parte centrale di un trittico già smembrato nel Settecento, i cui due scomparti laterali erano il primo con S. Giovanni Evangelista e S. Giacomo e l’altro con S. Girolamo e un altro Santo. Sembra da documenti storici, che fosse presente già nel 1795 in Duomo. È l’unica opera documentata di Domenico Mancini, artista sconosciuto, forse di origine trevigiana, attivo a Venezia nella prima metà del ‘500. Nel 2016 la pala è stata esposta a Londra per la mostra “L’età di Giorgione”, allestita dalla Royal Academy of Arts di Londra. Attualmente si trova in un stanza protetta, ricavata tra l’altare del Santissimo e l’altare di S. Rita.

Nello stesso ambiente si trovano altre due opere minori:

Madonna con il Bambino in trono tra San Lorenzo Martire e Sant’Antonio da Padova, opera di Francesco Bissolo (1475-1554), allievo del Bellini.

Ecce Homo, di Domenico Fetti (1558-1623) che rimanda alla cultura figurativa secentesca di derivazione caravaggesca.

LibroFebbraio

Madonna con il Bambino in trono
tra San Lorenzo Martire
e Sant'Antonio da Padova

Altare10Ecce omo

Ecce Homo

Altare10Madonna Bambino Bissolo

Madonna con il Bambino in trono
tra San Lorenzo Martire
e Sant’Antonio da Padova

The oldest work in the church is the Madonna enthroned with Child and musician angel, signed and dated on the tag on the right on the first step of the throne: “Opus.dominici.mancinj/venetjs. p./1511”. The panel originally placed in the church of S. Maria Elisabetta, no longer existing and located near the Church of S. Francesco, was the central part of a triptych already dismembered in the eighteenth century, whose two lateral compartments were the first with S. John the Evangelist and S. Giacomo and the other with S. Girolamo and another Saint. It seems from historical documents that it was already present in the Cathedral in 1795. It is the only documented work by Domenico Mancini, an unknown artist, perhaps of Treviso origin, active in Venice in the first half of the 16th century. In 2016 the altarpiece was exhibited in London for the exhibition "The Age of Giorgione", organized by the Royal Academy of Arts in London. It is currently located in a protected room, created between the altar of the Blessed Sacrament and the altar of S. Rita.

In the same environment there are two other minor works:

Madonna and Child enthroned between San Lorenzo Martire and Sant'Antonio da Padova, work by Francesco Bissolo (1475-1554), a pupil of Bellini.

Ecce Homo, by Domenico Fetti (1558-1623) which refers to the seventeenth-century figurative culture of Caravaggio derivation.