Nell'ultimo periodo ci si è resi conto che il modello di catechesi dei preadolescenti non si differenziava da quello dei fanciulli, nonostante i profondi mutamenti che i ragazzi attraversano a quest'età sul piano psicologico, affettivo, comportamentale e cognitivo. Il catechista, sempre più spesso, avvertiva un crescente senso d’impotenza dinanzi al calo d’interesse dei ragazzi e a un’indolenza generalizzata. Si è giunti alla conclusione di ripensare il modo di fare catechesi con i preadolescenti e dall'ottobre del 2012 è nato il Fai Centro, la nuova modalità con cui i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono accompagnati nel loro percorso di formazione. I ragazzi in questa fascia di età sono animati dalla volontà di crescere nell’autonomia e dalla necessità di vedere adulti significativi, testimoni di autenticità.
Dopo il Sinodo diocesano (2008-2011) la nostra diocesi ha fatto la scelta di celebrare il sacramento della Confermazione nel primo anno delle superiori. Da più parti ci si chiede se, questa scelta, aiuti i ragazzi a vivere bene il sacramento, per le caratteristiche proprie di questa età. In questi anni ci siamo resi conto che non è importante quando viene celebrata la Cresima, pur rendendoci conto che sarebbe preferibile celebrarla alla metà del cammino (2 media), ma piuttosto è importante l’impegno a “celebrarla” dentro un percorso di fede comunitario. Talvolta anche arrivando a differenziare il cammino per coloro che desiderano soltanto il sacramento e coloro che invece desiderano compiere un cammino comunitario.
Ecco perché si è arrivati alla scelta che nell’anno della Confermazione (prima superiore) i ragazzi che lo desiderano continuino il cammino iniziato alle medie nel gruppo giovanissimi mentre coloro che desiderano soltanto ricevere il sacramento partecipino ad alcuni appuntamenti residenziali (uscite) specificatamente improntati alla preparazione.
LA STRUTTURA PORTANTE:
La struttura portante del nostro percorso sta nell’aiutare il ragazzo a ritrovare il proprio centro o, ancor meglio, a definire alcune vie perché il proprio futuro abbia un centro. Ecco così che anche il nome del cammino di fede per i preadolescenti trova un senso. FAI CENTRO: non è solo il nome del percorso ma il desiderio che ogni educatore porta nel cuore, che ogni ragazzo trovi in Gesù, nel suo stile di vita, nel suo insegnamento il centro della propria vita.
L’equipe educativa è formata da educatori di varie età. Non è bello distinguere tra catechisti ed animatori perché si rischierebbe di cadere in facili tranelli terminologici. Tutti i catechisti sono animatori e tutti gli animatori sono catechisti, tutta l’equipe educa, anima e comunica la fede. Ogni equipe è dunque formata da adulti e giovani in numero sufficiente per garantire il rapporto 1 educatore/6-7 ragazzi. In questo modo si vorrebbe favorire l’accompagnamento personale, il “prendersi cura” di ciascuno, soprattutto dei più deboli.
La struttura di ogni incontro, e quindi di ogni tema affrontato, può essere suddivisa in diversi tempi che possono essere tra loro interscambiabili:
- Un tempo di gioco Il tema dell’incontro si sviluppa attraverso il gioco. Un gioco non “a caso” ma strutturato per poter trasmettere il messaggio.
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Un tempo di laboratorio pratico Il tema dell’incontro si sviluppa attraverso un laboratorio pratico in cui i ragazzi debbano creare qualcosa sporcandosi le mani e mettendo a frutto le loro capacità.
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Un tempo di fraternità Non si può escludere in questa età “libera” un tempo in cui i legami tra le persone possano intensificarsi. Per questo lasciamo uno spazio abbondante di tempo, che non coincide esclusivamente con la cena ma la contiene, in cui ragazzi ed educatori possano conoscersi e relazionarsi.
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Un tempo di catechesi e preghiera Il tempo di catechesi e preghiera è quello più intenso che però usufruisce dei tempi già esposti. Diventa più facile annunciare Gesù se il terreno su cui semini è stato preparato e dissodato dalle fasi precedenti. Questo ultimo tempo sfrutta le dinamiche sensoriali e rituali della liturgia.
Concretamente, a livello di tempi, il percorso si delinea in questo modo:
- Un sabato sera al mese dalle ore 19.00 alle ore 22.30
- Una domenica mattina al mese dalle ore 9.00 alle ore 12.15 (con la Messa festiva)
- Prima di Pasqua e di Natale è previsto un tempo per le confessioni
- La festa di Don Bosco
- La festa dei ragazzi a Jesolo
- A fine maggio/primi giugno, la festa di inizio estate
- Il campo estivo in montagna (di 8-9 giorni in base alla fascia d’età)
Inoltre, solo PER I RAGAZZI del terzo anno, almeno un “FAI CENTRO” sarà in uscita e viene proposta anche la Festa dei cresimandi diocesana.
I CONTENUTI:
Il percorso di fede per i preadolescenti è strutturato secondo un percorso ciclico triennale che si organizza, annualmente, attorno ad una delle tre virtù teologali. Testi di riferimento sono le tre encicliche di Benedetto XVI e Francesco riguardanti queste tre virtù.
I diversi anni li possiamo così suddividere:
- della CARITÀ (MISERICORDIANDO - LA CHIAVE DEL CUORE)
Il primo anno ruota attorno alla virtù della Carità. Il ragazzo si sente incontrato da Gesù nella sua debolezza. Gesù va incontro alle mie fragilità per risollevarle e farle diventare punto di forza.
- della SPERANZA (WE HOPE – l’arte di accendere la luce, quando tutti urlano che c’è buio)
Il secondo anno ruota attorno alla virtù della Speranza, la seconda virtù teologale. In un tempo in cui spesso l’orizzonte si ferma all’incertezza del futuro e alla complessità del presente parlare di speranza cristiana sembra impopolare, ed ecco che proprio i preadolescenti ci offrono l’occasione per scoprirne la necessità. La Speranza infatti esce dagli schemi del fatalismo “speriamo bene” per educarci a guardare la realtà e la nostra storia con gli occhi di Dio e scoprire come riconoscere negli eventi la ‘Sua provvidenza’.
- della FEDE (VEDERExCREDERE e CREDERExVEDERE)
Il terzo anno ruota attorno alla prima virtù teologale: la fede. Dopo aver guardato all’essenza di Dio, l’amore (la carità) e dopo aver cercato di accendere luci mentre tutti gridano che c’è buio (la speranza), quest’anno camminiamo nella luce della fede che ha il suo fondamento in Cristo risorto. La storia di Gesù è la manifestazione piena dell’affidabilità di Dio e la Sua vita appare come il luogo dell’intervento definitivo di Dio, la suprema manifestazione del suo amore per noi. La fede cristiana è dunque fede nell’Amore pieno, nel suo potere efficace, nella sua capacità di trasformare il mondo e di illuminare il tempo.